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Geobiologia

Vi siete mai chiesti perché il vostro gatto predilige determinati posti dove il vostro cane non si metterebbe mai? Perché le formiche percorrono sempre una certa strada e non un’altra? Perché in un pioppeto si può riscontrare un filare malato, senza che tutto il bosco lo sia? Perché i fulmini cadono sempre nello stesso posto?

 

Da tempo immemorabile i rabdomanti sanno che la terra è immersa in un reticolo globale e che i punti geoenergetici sono distribuiti sulla superficie terrestre, seguendo linee parallele su assi nord-sud ed est-ovest.

 

La geobiologia è nata nel 1935 dalle ricerche mediche del dottor Ernst Hartmann, dell'università di Heidelberg, e da allora si occupa delle influenze, positive o negative, sulla salute dell'uomo di certi fenomeni tellurici. Dato che ogni sistema vivente sulla Terra è sottoposto ad influenze cosmiche e telluriche, l'organismo subisce le variazioni di frequenza e d'intensità del campo elettromagnetico del pianeta, dovute alla rotazione del globo terrestre su sé stesso e alla sua rivoluzione intorno al sole.

 

Il nostro pianeta si comporta insomma come la piastra negativa di un immenso condensatore, l'altra parte del quale, il cosmo, costituisce la carica positiva.

Questo cosmo coppia provoca un campo di natura elettromagnetica, il cui punto di origine è il centro della terra.

Esso si manifesta sotto forma di una vasta griglia invisibile, definita rete, griglia o reticolo di Hartmann, che copre tutta la superficie del pianeta e in corrispondenza della quale si verifica l'emissione di particolari radiazioni.

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Gli studi hanno confermato le teorie, soprattutto per i seguenti due aspetti: 

1. Esiste un rapporto molto stretto fra determinati luoghi e l'insorgenza di certe malattie (ciò è anche confermato da diversi studi epidemiologici);

2. Vivendo per lunghi periodi in particolari zone geopatiche, il corpo umano reagisce per adeguarsi alle variazioni, ma così facendo può facilmente sviluppare malattie.

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Unire la Geobiologia al Feng Shui e alla Medicina Tradizionale Cinese è fondamentale per avere un quadro completo della situazione energetica della casa e delle persone che ci vivono.

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Gli edifici più pericolosi

Sono quelli costruiti sopra fessure geologiche del terreno, falde acquifere, sorgenti sotterranee, falde freatiche, concentrazioni di metano o altri gas; in corrispondenza di nodi della rete di Hartmann, tutte le radiazioni generate da questi elementi sono riportate in superficie e risultano dannose alla nostra salute.

La situazione si aggrava ulteriormente se, in corrispondenza del nodo, abbiamo il pilastro delle fondamenta in cemento armato poiché esso condurrà le radiazioni per tutto l'edificio. 

Altrettanto grave è se, sempre in corrispondenza del nodo, passano delle tubazioni dell'acqua o si trova anche un nodo del reticolo di Curry.


I risultati delle ricerche:

Hanno evidenziato la gravità delle conseguenze per la nostra salute e vale quindi la pena di approfondire il discorso, affinché ognuno possa imparare a schermare i luoghi in cui vive.

 

Su tutta la terra, dalla superficie del suolo alla biosfera, esiste dunque un vero e proprio reticolo, le cui maglie si trovano ogni 2 metri circa sulla direzione nord-sud e perpendicolarmente ogni 2,5 metri circa su quella est-ovest. Lo spessore della “maglia” (detta anche “parete” della rete) è di circa 21 centimetri che, come la distanza dall'una all'altra, può variare a seconda della natura del suolo.

 

Il pericolo per la salute è massimo nei punti di incrocio fra le maglie. Così come le correnti marine alterano la forma delle reti da pesca, la forma dei reticoli si modifica in corrispondenza di corsi d'acqua, materiale elettrico, ferroso o metallico in genere o altro ancora che vedremo più avanti.

 

Il reticolo ha quindi tre zone di intensità diversa:

1. La zona neutra: essa è compresa fra i limiti di ciascun riquadro; in essa non vi sono radiazioni rilevanti e le attività vitali vi si svolgono senza alterazioni. È la zona ideale per la vita dell'uomo, specie per rimanervi lunghi periodi e per il sonno.

2. Le pareti: per tutta la loro lunghezza costituiscono una zona di prima intensità, la cui debole azione non può nuocere all'uomo, a meno che l'intensità non sia aumentata da fenomeni diversi.

3. I nodi: le zone di massima intensità di radiazioni telluriche; si trovano all'intersezione delle pareti e dunque sono dei riquadri di circa 21 cm di lato; anche qui le dimensioni possono variare notevolmente e sono aumentate da oggetti metallici, specie se collegati alla corrente elettrica, da corsi d’acqua e da faglie sotterranee e cavità del sottosuolo.

 

Altri tipi di perturbazione sono causati da accumuli di metano, radon, petrolio e altro.

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